Cesare Pavese

Cesare Pavere nacque nel 1908 a Santo Stefano Belbo e morì nel 1950. Frequentò il liceo D’Azeglio e si laureò in lettere. Fu direttore responsabile della rivista dell’Einaudi La Cultura. Pur non occupandosi di politica egli fu condannato per antifascismo poiché trovato in possesso di alcune lettere compromettenti e dovette scontare tre anni di confino a Brancaleone Calabro. All’indomani dell’armistizio del 1943 Pavese decise di non condurre la guerra partigiana con i suoi amici ma bensì di fuggire a Serralunga di Crea, nel Monferrato. Nel dopoguerra riprese la sua attività editoriale presso l’Einaudi e aderì al Partito Comunista. Nel 1950 vinse il premio Strega per l'opera La bella estate, e nello stesso anno tormentato da un perenne disagio esistenziale aggravato da una delusione amorosa nella stanza di un albergo si tolse la vita.
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