Introduzione

La storia è considerato il romanzo di maggior fortuna di Elsa Morante e fu, tra i suoi scritti, anche quello che suscitò più controversie. Fu pubblicato nel 1974 dopo tre anni di gestazione poiché l’autrice insistette personalmente perché fosse diffuso al più basso costo possibile. La vicenda di Ida, insegnante di origini ebraiche violentata da un soldato tedesco, si snoda tra l’occupazione nazista e la guerra partigiana, narrando la tragedia di una famiglia che viene fagocitata nel turbine della storia violenta di quegli anni. Il grande tormento della guerra e della devastazione degli anni immediatamente successivi è inquadrato dal punto di vista dei civili che la subirono senza poter opporre alcuna resistenza.

Temi principali

La storia, come recita l’eloquente titolo, è un romanzo che riflette su come gli esseri umani siano inglobati, loro malgrado, nei grandi meccanismi politici e ideali che scuotono i secoli. La laconica intestazione del romanzo “uno scandalo che dura da diecimila anni” fa riferimento alla brutalità degli eventi e dei conflitti, che finiscono per riversare le loro conseguenze nefaste sulla popolazione innocente, rea semplicemente di aver perseguito obiettivi e ideologie virtuose. La sorte che ricade su Ida e i suoi figli, testimoni del periodo più cupo del Novecento, è infatti quasi indipendente dalla loro azione, se non imposta da cambiamenti violenti, come lo stupro di Gunther o il bombardamento dell’appartamento in via dei Volsci.