[Video] Natalia Ginzburg parla del suo rapporto con la scrittura teatrale

Nella mia esperienza personale io posso dire soltanto questo, che io credevo che l’ostacolo principale per uno scrittore di romanzi e di commedie fosse il linguaggio, invece devo dire che il linguaggio non è stato un ostacolo per me. Mi è stato facile trovare un linguaggio abbastanza parlato. Il problema invece era un altro: mi era difficile raccontare un personaggio semplicemente attraverso le battute del dialogo. Cioè uno scrittore di romanzi ha mille maniere di raccontare un personaggio, non so, racconta com’è vestito, come ha gli occhi, e lì no, lì si può solo raccontare com’è attraverso le parole che lui dice. Questo è il problema essenziale. E poi c’era un’altra cosa: quello che ci rende difficile l’avvicinamento al teatro è il rapporto col pubblico, perché quando si scrivono i romanzi si ha un rapporto col pubblico indistinto, confuso, non si scrive per un pubblico preciso. Si scrive per gli amici. Mentre nel teatro il pubblico si sente come una realtà pesante, corposa. E questa è una cosa per chi scrive commedie – e non ne ha mai scritte – provoca un certo disagio.