[Video] Caproni racconta la passione per la musica e l’avvio alla poesia
Mi ero iscritto a un liceo musicale perché a Genova non c’era ancora un conservatorio. Studiavo composizione, poi naturalmente questo comportava lo studio del violino e del pianoforte almeno. Poi questo sogno paganiniano, chiamiamolo, è crollato. Prima ho suonato un po’ in orchestra, ho suonato in orchestrine da ballo… poi ho abbandonato la musica, però mi è rimasta enorme nostalgia.
Com’è arrivato alla poesia?
Studiando appunto la musica. Per comporre dei corali a quattro voci, dov’ero arrivato io, al massimo, il mio maestro voleva che musicassi delle parole. Quindi prendevo dei poeti antichi: Poliziano, il Tasso lirico… poi alla fine mi stancai di fare queste ricerche e cominciai a scriverli da solo e vidi che il maestro non se ne accorgeva e non mi chiedeva di chi erano. Ed ecco come presi il vizio di scrivere la poesia. Poi la musica è caduta ed è rimasto il paroliere.