Testo della poesia
1. O caro padre meo, de vostra laude
2. non bisogna ch’alcun omo se ’mbarchi
3. ché ’n vostra mente intrar vizio non aude,
4. che for de sé vostro saver non l’archi.
5. A ciascun reo sì la porta claude,
6. che, sembr’, ha più via che Venezi’ ha Marchi;
7. entr’ a’ Gaudenti ben vostr’ alma gaude,
8. ch’al me’ parer li gaudii han sovralarchi.
9. Prendete la canzon, la qual io porgo
10. al saver vostro, che l’aguinchi e cimi,
11. ch’a voi ciò solo com’ a mastr’ accorgo,
12. ch’ell’ è congiunta certo a debel’ vimi:
13. però mirate di lei ciascun borgo
14. per vostra correzion lo vizio limi.
Parafrasi affiancata
1. O mio caro padre [Guittone], nella difficilissima impresa del vostro elogio
2. è meglio che nessun uomo, per quanto ardito, osi imbarcarsi,
3. poiché nessun vizio può osare entrare nella vostra mente,
4. senza che la vostra saggezza non lo colga subito scacciandolo via dal suo cospetto come si scaglia lontano con l’arco una freccia.
5. Essa chiude la porta in faccia a ogni tipo di peccato,
6. che, pare, siano più numerosi fra gli uomini di quanti, a Venezia, portino il nome Marco [molto comune nella città di Venezia],
7. e la vostra anima certo gioisce tra i frati Gaudenti,
8. tanto che a me sembra che le vostre gioie siano quasi troppe.
9. Accogliete la mia canzone, che io porgo
10. alla vostra saggezza, affinché la correggiate e perfezioniate,
11. perché a voi mi rivolgo solo poiché vi vedo come maestro,
12. poiché essa [la canzone] è sostenuta senza alcun dubbio da troppo deboli corde:
13. perciò analizzatela in ogni sua parte, come fosse una città fatta di borgate e quartieri,
14. cosicché ogni imperfezione venga limata dalla vostra correzione.
Parafrasi discorsiva
O mio caro padre [Guittone], nella difficilissima impresa del vostro elogio è meglio che nessun uomo, per quanto ardito, osi imbarcarsi, poiché nessun vizio può osare entrare nella vostra mente, senza che la vostra saggezza non lo colga subito scacciandolo via dal suo cospetto come si scaglia lontano con l’arco una freccia.
Essa chiude la porta in faccia a ogni tipo di peccato, che, pare, siano più numerosi fra gli uomini di quanti, a Venezia, portino il nome Marco [molto comune nella città di Venezia], e la vostra anima certo gioisce tra i frati Gaudenti, tanto che a me sembra che le vostre gioie siano quasi troppe.
Accogliete la mia canzone, che io porgo alla vostra saggezza, affinché la correggiate e perfezioniate, perché a voi mi rivolgo solo poiché vi vedo come maestro,
poiché essa [la canzone] è sostenuta senza alcun dubbio da troppo deboli corde: perciò analizzatela in ogni sua parte, come fosse una città fatta di borgate e quartieri, cosicché ogni imperfezione venga limata dalla vostra correzione.
Figure Retoriche
-
Anafore
-
Apostrofi
Nelle verifiche e negli esercizi vengono sempre chieste le figure retoriche e la loro spiegazione.
- Commento completo diviso per sezione
- Parafrasi dettagliata
- Figure retoriche complete e spiegate
- Confronti tra opere e autori
- Domande e risposte
- Esercizio interattivo
Stiamo lavorando alla nuova versione di Pro. L'accesso è consentito solo a chi ha già acquistato.
Analisi e Commento
Guido Guinizzelli fu il principale precursore del movimento letterario cosiddetto “Dolce stil novo”. Infatti, si staccò sempre di più dal modello di Guittone d’Arezzo, canonizzando la nuova maniera poetica nella celeberrima canzone-manifesto Al cor gentil rempaira sempre amore. Proprio il rapporto tra Guinizzelli e Guittone è protagonista del sonetto qui preso in esame O caro padre meo, de vostra laude.
L’interpretazione tradizionale vede in questo componimento un omaggio del giovane Guinizzelli, fondatatore di un nuovo stile di fare poesia, al caposcuola toscano Guittone d’Arezzo. Il tono del componimento, ad una prima lettura, suona in effetti come quello di una lode filiale (“caro padre meo”), di un omaggio intenso e sentito; tuttavia, ad un’analisi più attenta, non può sfuggire il tono sarcastico che serpeggia per tutti i versi. Appare piuttosto improbabile, infatti, che Guinizzelli, che mai in nessun componimento è possibile definire guittoniano, si lanci in una lode così esagerata dell’aretino; tanto più che ha con quest’ultimo ben pochi punti di contatto: Guinizzelli laico e ghibellino, Guittone frate gaudente coniugato. Non si può poi non considerare il fatto che Dante e Cavalcanti, che vedono in Guinizzelli il loro padre putativo, abbiano invece sempre mosso forti critiche allo stile oscuro e contorto di Guittone: non è improbabile che l’atteggiamento ostile verso il verseggiare guittoniano sia derivato dalle critiche che già gli aveva mosso Guinizzelli.
Infatti, il sonetto O caro padre meo, de vostra laude nasconde, sotto l’aspetto dell’omaggio sincero, una forte vena sarcastica e accusatoria: i vizi e le gioie nominate nelle quartine farebbero riferimento non tanto alla vita virtuosa di Guittone, quanto alla sua abilità di far apparire ufficialmente una cosa e nasconderne un’altra del tutto differente. La vita dei frati gaudenti era, d’altronde, nota a tutti, e non si distingueva certo per morigeratezza e virtuosità.¹ Allo stesso modo, nelle terzine, quando Guinizzelli indica in Guittone un vero e proprio maestro, sta forse dicendo che si tratta del miglior esempio di ipocrisia e ambiguità, un frate che sa come apparire virtuoso nascondendo la propria ricchezza e viziosità.
Il sonetto, così interpretato, si carica dei toni di un sirventese morale, una satira mordace tanto più potente quanto non immediata, ma veicolata dal filtro dell’ironia.
Il lessico scelto da Guinizzelli appare piuttosto selezionato e tecnico (“archi”, “sovralarchi”, “aguinchi” ecc), quasi ad imitazione dello stile difficile e complesso di Guittone d’Arezzo; la sintassi rimane invece piuttosto piana e non eccessivamente contorta. Forse proprio su quest’ultimo aspetto si ironizza nell’ultima terzina, nella quale Guinizzelli chiede al maestro di correggere i deboli legami che tengono insieme il sonetto, finendo quindi per polemizzare non solo sulla vita e la condotta morale di Guittone ma anche, dal punto di vista estetico, sul suo stile ritenuto arcaico e contorto.
Guittone risponderà a questo sonetto scrivendo il componimento Figlio mio dilettoso, in faccia laude destinato proprio a Guinizzelli, nel quale disapprova l’arrogante omaggio del fondatore del «Dolce stile».
Note:
¹ L’ordine dei frati gaudenti era un ordine religioso fondato intorno all’anno 1260 a Bologna e sorto col fine di estendere il più possibile l’esperienza spirituale dei nuovi movimenti religiosi, soprattutto francescani e domenicani, alla massa dei laici. L’orine, riconosciuto da papa Urbano IV, ben presto degenerò; molti membri rivestirono cariche politiche, con una condotta poco ammirevole. Guittone entrò a far parte dell’ordine nel 1265.
Confronti
O caro padre meo, de vostra laude colse il bersaglio che Guinizzelli si era proposto e suscitò una altrettanto sarcastica risposta di Guittone. Il componimento Figlio mio dilettoso, in faccia laude chiama…
Domande di verifica sono spesso basate sui confronti tra diverse opere e autori.
- Commento completo diviso per sezione
- Parafrasi dettagliata
- Figure retoriche complete e spiegate
- Confronti tra opere e autori
- Domande e risposte
- Esercizio interattivo
Stiamo lavorando alla nuova versione di Pro. L'accesso è consentito solo a chi ha già acquistato.
Domande e Risposte
Sbloccala subito, potrebbe essere la domanda della tua prossima verifica.
- Commento completo diviso per sezione
- Parafrasi dettagliata
- Figure retoriche complete e spiegate
- Confronti tra opere e autori
- Domande e risposte
- Esercizio interattivo
Stiamo lavorando alla nuova versione di Pro. L'accesso è consentito solo a chi ha già acquistato.
Sbloccala subito, potrebbe essere la domanda della tua prossima verifica.
- Commento completo diviso per sezione
- Parafrasi dettagliata
- Figure retoriche complete e spiegate
- Confronti tra opere e autori
- Domande e risposte
- Esercizio interattivo
Stiamo lavorando alla nuova versione di Pro. L'accesso è consentito solo a chi ha già acquistato.
Sbloccala subito, potrebbe essere la domanda della tua prossima verifica.
- Commento completo diviso per sezione
- Parafrasi dettagliata
- Figure retoriche complete e spiegate
- Confronti tra opere e autori
- Domande e risposte
- Esercizio interattivo
Stiamo lavorando alla nuova versione di Pro. L'accesso è consentito solo a chi ha già acquistato.
Sbloccala subito, potrebbe essere la domanda della tua prossima verifica.
- Commento completo diviso per sezione
- Parafrasi dettagliata
- Figure retoriche complete e spiegate
- Confronti tra opere e autori
- Domande e risposte
- Esercizio interattivo
Stiamo lavorando alla nuova versione di Pro. L'accesso è consentito solo a chi ha già acquistato.
Sbloccala subito, potrebbe essere la domanda della tua prossima verifica.
- Commento completo diviso per sezione
- Parafrasi dettagliata
- Figure retoriche complete e spiegate
- Confronti tra opere e autori
- Domande e risposte
- Esercizio interattivo
Stiamo lavorando alla nuova versione di Pro. L'accesso è consentito solo a chi ha già acquistato.
Sbloccala subito, potrebbe essere la domanda della tua prossima verifica.
- Commento completo diviso per sezione
- Parafrasi dettagliata
- Figure retoriche complete e spiegate
- Confronti tra opere e autori
- Domande e risposte
- Esercizio interattivo
Stiamo lavorando alla nuova versione di Pro. L'accesso è consentito solo a chi ha già acquistato.